R&D - SLING KEEPER

R&D - SLING KEEPER

Piccolo e cattivo!

In questo primo articolo, dedicato alla sessione R&D, ripercorreremo le fasi fondamentali che hanno portato alla nascita del nostro SLING Keeper : un prodotto semplice in termini produttivi ma che ci ha riservato alcune difficoltà durante la fase di sviluppo. Trovare il giusto compromesso tra facilità d'utilizzo e sicurezza è stata la vera sfida. Buona lettura!

Prima di addentrarci nella fase di sviluppo, rispondiamo ad una semplice domanda: cos'è uno SLING Keeper e a cosa serve esattamente?
Esso consiste in un nastro elastico che ha la funzione di vincolare la cinghia al corpo dell'arma. I vantaggi di utilizzo sono molteplici ma possono essere racchiusi in due macro-gruppi:
  • Un vantaggio di tipo operativo per chi opera all'interno di mezzi o in luoghi angusti in cui l'arma non è a diretto contatto con l'operatore. Nelle situazioni critiche in cui siamo chiamati a raggiungere ed utilizzare la nostra arma, è facile intuire che la sling possa incagliarsi se lasciata libera di penzolare.
  • Un vantaggio di tipo logistico per avere il proprio equipaggiamento e le proprie armi stivate nella maniera corretta. Approcciarsi con il giusto mind-set alle proprie mansioni è un dettaglio che può fare la differenza.
Fatta questa premessa possiamo iniziare!


DEFINIZIONE

Fare chiarezza sulle problematiche che un prodotto deve risolvere ne evidenzia le caratteristiche fondamentali. Per questo motivo siamo soliti partire dalla prima regola del design: define the problem! (definisci il problema!).
Questa prerogativa, che potrebbe sembrare ovvia, è in realtà molto importante, soprattutto nelle situazioni di stallo in cui il progetto tende ad arenarsi.
Dopo un'attenta analisi abbiamo definito tre peculiarità che, a nostro avviso, un buon SLING Keeper deve possedere:
      1. Tenere in posizione la cinghia per evitare incagli durante il maneggio dell'arma.
      2. Avere un sistema di apertura semplice ed intuitivo, per non ostacolare l'operatore nelle fasi concitate.
      3. Avere un sistema di apertura che non fosse apribile accidentalmente.
          Nella fase di ricerca, abbiamo verificato se in commercio esistesse un prodotto in grado di rispondere positivamente ai tre punti sopraelencati. I modelli emersi, a loro modo validi e performanti, soddisfavano solo parzialmente le nostre prerogative. Vediamo i due gruppi principali:

          Il primo gruppo di SLING Keeper è composto da modelli con apertura magnetica. Essi sono molto intuitivi e facili da aprire, ma allo stesso tempo poco sicuri riguardo il sistema di sgancio. Immaginate di dover prendere l'arma, durante una fase concitata, ed urtare accidentalmente il magnete disinnestandolo. Risultato: Il punto 3 non viene risolto, cioè non si raggiunge l'obiettivo di evitare un'apertura accidentale.

          Il secondo gruppo è formato da modelli senza apertura. Essi consistono in un nastro (o cordino) elastico che abbraccia il fucile, sotto il quale stivare la nostra cinghia. In questo caso la sling sarà estraibile esclusivamente "sfilandola", rendendo poco fluida la manovra di spiegamento. Risultato: Il punto 2 non viene risolto, cioè non si raggiunge l'obiettivo di avere un sistema d'apertura semplice ed intuitivo.


          SVILUPPO

          Una volta definitivo cosa il nostro prodotto dovesse risolve e quali fossero le proposte presenti sul mercato abbiamo focalizzato le idee, realizzato bozzetti cartacei, delineato forme e soluzioni.


          Realizzato il CAD (dall'inglese "Computer Aided Design" ovvero la progettazione tramite software di disegno 2D/3D) , tagliate le componenti ed assemblato il tutto, è nato il 1° prototipo.
          Durante i primi test condotti nel nostro laboratorio, sono subito emersi dei punti critici che abbiamo cercato di risolvere con le successive revisioni, sino ad arrivare alla 4a (REV.4).



          Foto delle varie revisioni (REV) in ordine cronologico


          É in questa fase che abbiamo avuto le maggiori difficoltà. Il prodotto aveva una discreta funzionalità, si adattava alla maggior parte delle armi in commercio ma presentava un grande problema: nel momento dell'apertura tendeva a ruotare sul proprio asse, inoltre, il sistema d'apertura con gancio metallico tendeva ad incastrarsi rendendo poco fluida la manovra di sgancio. Nel video sottostante è evidente quanto detto:



          Per risolvere le criticità abbiamo pensato di aggiungere del materiale in gomma che aumentasse l'attrito fra lo SLING Keeper e il fucile ma, oltre ad aumentare i costi produttivi, non avrebbe garantito il corretto funzionamento in condizioni come pioggia o in ambienti marini. Ci siamo concessi qualche giorno per capire come procedere.


          PUNTO DI SVOLTA


          Riflettendo sui tre punti iniziali abbiamo capito che la soluzione risiedeva nel sostituire il sistema d'apertura. Realizzato con un bottone a pressione, il nuovo prototipo presentava un'apertura molto fluida. Inoltre anche il problema di rotazione è stato risolto perché lo sgancio avveniva perpendicolarmente all'arma. Nel video sottostante è possibile vedere il perfetto funzionamento della REV.5:



          Prima di concludere la fase di sviluppo abbiamo inviato lo SLING Keeper ad operatori ed amici per i test sul campo. Inoltre abbiamo realizzato una tabella riassuntiva al fine di supportare, con dati empirici, la validità della nostra scelta. Come è possibile vedere nell'immagine sottostante, nella colonna di sinistra sono state riportate le caratteristiche da valutare assegnando un punteggio, da 0 a 10, per ogni revisione realizzata. Il modello finale (REV.5) ha totalizzato il punteggio più alto: 46 punti su 50.



          Non ci aspettavamo di trovare delle difficoltà nello sviluppo di un prodotto così semplice, quasi banale ... e forse è proprio questo che amiamo del nostro lavoro! Siamo molto soddisfatti del risultato finale perché abbiamo creato un prodotto in grado di risolve un problema reale nella maniera più semplice ed intuitiva possibile!

          Come diceva il grande progettista Bruno Munari: "Complicare è facile, semplificare è complicato..."



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          Colgo l'occasione per ringraziarvi dell'attenzione ed augurarvi il meglio per il nuovo anno!

          Ad maiora!

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